Come calcolare la convenienza economica di una soluzione in cloud rispetto ad una on-premise
I costi sono, come è facile immaginare, un aspetto spesso determinante nella scelta di una soluzione rispetto ad un'altra, saperli quindi valutare in modo corretto è di fondamentale importanza. Il Cloud ha rivoluzionato i modelli di costo favorendo una transizione verso modelli a consumo (pay-as-you-go) con canoni variabili mensili/annuali in base al reale utilizzo di risorse. Effettuare un confronto tra un modello di costi tradizionale ed uno a consumo può aiutare nell'individuare la soluzione migliore.
Total Cost of Ownership (TCO): cos'è?
Per chi non avesse mai sentito parlare di TCO, TCO è l'acronimo di Total Cost of Ownership, è un approccio reso popolare da Gartner verso la fine del secolo scorso per determinare tutti i costi relativi al ciclo di vita di un prodotto o servizio/soluzione IT.
Questa metodologia di valutazione dei costi era già nota ed applicata da tempo in ambito industriale ma la rapida obsolescenza tecnologica dei prodotti e delle infrastrutture ha contribuito in modo determinante alla sua affermazione e diffusione nel settore dell'IT.
Nel calcolo del TCO devono essere quindi compresi non solo i costi relativi all'acquisto ma anche tutti i costi da sostenere durante l'intero ciclo di vita e quindi:
- costi di acquisto
- costi di installazione
- costi di gestione
- costi di manutenzione
- costi di smaltimento
Costi di acquisto
I costi di acquisto in genere rappresentano la voce di costo più significativa nelle soluzioni on-premise, e comprendono tutta l'infrastruttura (server, storage, firewall, network, backup, domini, ip, eventuali siti di disaster recovery), tutte le licenze software, il disegno e l'implementazione dei servizi e delle soluzioni applicative. Si tratta solitamente di spese rilevanti in conto capitale che devono quindi essere poste in ammortamento con un impatto sul conto economico importante a meno di optare per soluzioni di locazione operativa. In genere nelle soluzioni cloud queste spese sono di minore entità, tuttavia è bene ricordare che le spese di migrazione rientrano in questa categoria e potrebbero essere rilevanti. Nelle soluzioni cloud questi costi sono di fatto sostituiti da canoni in genere mensili di utilizzo delle risorse della piattaforma, il cliente paga per ciò che consuma perciò è importante implementare soluzioni che sono in grado di minimizzare il consumo delle risorse.
Costi di installazione
I costi di installazione non sono solo quelli relativi alla mera installazione del sistema, ma anche alla sua corretta configurazione, alla formazione del personale sia utente sia tecnico ed a tutta la fase di collaudo e supporto all'avvio in produzione. Nei costi di installazione potrebbero anche confluire costi per opere murarie, posa di cavi, prese elettriche, etc... e, a seconda dei casi, potrebbero rivelarsi anche questi non trascurabili per una soluzione on-premise.
Costi di gestione
Sono costi ricorrenti quali il consumo di energia per alimentazione e raffrescamento, la formazione ed il supporto per la risoluzione dei problemi degli utenti finali e gli aggiornamenti di sicurezza. In generale i costi di gestione sono più bassi per le soluzioni cloud rispetto a quelle on-premise.
Costi di manutenzione
Come ogni altro sistema anche i sistemi IT possono soffrire di malfunzionamenti sia hardware sia software, è necessario quindi provvedere alla sostituzione e/o riparazione delle parti danneggiate così come alla risoluzione delle eventuali anomalie applicative. Per alcune tipologie di applicazioni/servizi il fermo del sistema può generare perdite significative che devono essere anch'esse computate nel calcolo del TCO. In generale i costi di manutenzione sono più bassi per le soluzioni cloud rispetto a quelle on-premise, è il provider a farsi carico dei costi relativi alla sostituzione o riparazione di componenti difettosi, inoltre i sistemi cloud garantiscono una business continuity più elevata, così come anche i fermi
Costi di smaltimento
Sono i costi legati alla dismissione delle apparecchiature, server, cavi, prese elettriche, rete, relativi in modo particolare alle componenti hardware.
Mentre i costi per l'acquisto, l'installazione e l'eventuale smaltimento sono costi una tantum, i costi operativi (di gestione e di manutenzione) sono ricorrenti e vengono sostenuti per tutto il periodo di esercizio del sistema, quindi per poter calcolare il TCO delle due soluzioni ed effettuare una comparazione è necessario stimare un tempo di esercizio ragionevole. Le aziende tendono a massimizzare l'investimento iniziale soprattutto se rilevante, come di solito succede per le soluzioni on-premise, quindi la durata da considerare non può essere troppo corta; a nostro avviso il periodo minimo non può essere inferiore al tempo di ammortamento delle apparecchiature e quindi possiamo suggerire di considerare almeno 5 anni anche se per esperienza molte aziende tendono ad utilizzare un sistema anche per 10 anni o più eseguendo solo gli aggiornamenti indispensabili per estenderne la durata e contrastare per quanto possibile l'obsolescenza tecnologica.
Perché è importante il TCO?
Il TCO rappresenta un metodo molto efficace per quantificare in modo chiaro tutti i costi tuttavia è pur vero che non è in grado di cogliere il valore aziendale complessivo di un asset (prodotto o servizio/soluzione che sia) in quanto non considera i ritorni dovuti all'investimento in innovazione e nemmeno i risparmi operativi “di processo" che una nuova soluzione o prodotto possono generare.
Nonostante quindi il TCO da solo non sia in grado di guidare in modo definitivo la scelta di una soluzione è comunque un indicatore molto importante che aiuta a prendere una decisione più consapevole, inoltre nel caso di adozione di un nuovo prodotto/soluzione IT o migrazione dall'on-premise al cloud, a parità di funzionalità, è in grado di determinare la convenienza di una soluzione rispetto all'altra, in quanto in questo caso sono assenti (o di pari entità) i risparmi operativi “di processo" essendo appunto le soluzioni di pari funzionalità. Si fa presente che in caso di migrazione dall'on-premise al cloud i costi della migrazione dovranno come detto in precedenza essere conteggiati come costi di acquisto della soluzione cloud, mentre i costi sostenuti per la realizzazione della soluzione on-premise (o la quota parte già sostenuta) a nostro avviso non dovranno essere conteggiati in quanto non è chiaramente possibile effettuare dei risparmi su esborsi già avvenuti.
Non solo il TCO
Nella scelta della soluzione da adottare il TCO non è però l'unico elemento da tenere in considerazione, come abbiamo detto il ritorno sull'investimento ed i risparmi operativi giocano anch'essi un ruolo fondamentale, a volte decisivo, anche a fronte di un TCO maggiore per la soluzione in cloud. Si tratta però di temi molto complessi, e per poter effettuare una analisi sensata è necessario conoscere il business e i processi dell'azienda. Un altro aspetto da tenere in considerazione inoltre è quello finanziario e l'impatto che i costi del progetto avranno sul conto economico dell'azienda: una startup ad esempio potrebbe trovare molto più conveniente una soluzione in cloud con TCO a 5/7 anni maggiore rispetto all'on-premise in quanto non necessita di ingenti investimenti iniziali in infrastruttura, minimizzando quindi l'esborso iniziale adottando un approccio agile che partendo da una prototipizzazione iniziale le permetterebbe di testare velocemente sul mercato il nuovo prodotto/servizio e farlo crescere al crescere del business e della sostenibilità finanziaria.
Il cloud col suo modello a consumo e con la flessibilità, scalabilità e continuità di servizio che può offrire, è sicuramente una valida alternativa all'on-premise per aziende di ogni dimensione, tuttavia prima di intraprendere un progetto cloud (nuovo o di migrazione) è bene procedere ad una attenta valutazione dei costi ed affidarsi a partner che siano in grado di sfruttare appieno le caratteristiche del cloud per ridurre il consumo di risorse altrimenti il rischio è quello di spendere molto di più rispetto ad una soluzione on-premise.
Microsoft Azure è una delle piattaforme cloud leader a livello globale, è in grado di soddisfare qualsiasi tipo di esigenza e dispone di un sistema di monitoraggio che permette di mantenere costantemente sotto controllo la struttura dei costi ed intervenire in modo mirato sulle aree a maggior consumo.